Il pelo dei gatti può aiutare gli investigatori a risolvere i crimini
Secondo un nuovo studio condotto dalla scienziata Emily Patterson dell’Università di Leicester, un singolo pelo di gatto contiene DNA che potrebbe collegare un sospettato e una scena del crimine, o una vittima,
I gatti perdono continuamente peli e questi si trasferiscono facilmente sugli effetti personali e sugli indumenti degli esseri umani associati. Il recupero di peli di gatto sulla scena del crimine può quindi fornire prove importanti, collegando ad esempio un sospettato e una vittima. Poiché i peli caduti normalmente provengono dal sottopelo del gatto, forniscono caratteristiche diagnostiche minime e hanno un valore limitato nel confronto microscopico. L’analisi visiva comparativa è ulteriormente complicata dall’ampia variazione dei peli anche all’interno di un singolo animale. Nel loro nuovo articolo, Patterson e colleghi descrivono un nuovo metodo in grado di estrarre il massimo delle informazioni sul DNA da un solo pelo di gatto. “Il pelo perso dal tuo gatto è privo della radice del pelo, quindi contiene pochissimo DNA utilizzabile”, ha detto Patterson. “In pratica possiamo analizzare solo il DNA mitocondriale, che viene trasmesso dalle madri alla prole ed è condiviso
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