Il mistero del cielo notturno risolto: quanto è buio lo spazio?

Scoperte recenti della sonda New Horizons rivelano l'origine della luce cosmica, confermando che proviene principalmente dalle galassie. Il COB è misurato con precisione grazie alla distanza della sonda da Plutone.
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La sonda della NASA ha misurato l’oscurità dell’universo meglio che mai prima. (NASA, APL, SwRI, Serge Brunier (ESO), Marc Postman (STScI), Dan Durda)

Edgar Allan Poe fu il primo a proporre una soluzione al paradosso di Olber, che si interroga sul motivo per cui il cielo è buio di notte. La risposta a questa domanda risiede nel concetto che il nostro universo ha dei limiti, almeno temporalmente. Gli astronomi, da allora, hanno cercato di rispondere non solo al perché sia buio, ma anche a quanto sia buio il cielo notturno. Recenti misurazioni potrebbero aver fornito la migliore stima finora ottenuta in merito a questo enigma.

Lo strumento che ha reso possibile questo exploit è a bordo della sonda spaziale New Horizons della NASA, la quale ha effettuato un sorvolo su Plutone nove anni fa. La sonda si trova così lontano dal Sistema Solare interno e dalla sua polvere zodiacale che può effettuare una misurazione più precisa dello sfondo ottico cosmico (COB), ovvero la luce combinata di tutte le fonti luminose visibili nell’universo.

“Se mettessi la mano nello spazio profondo, quanto


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