Il Madagascar vuole imporre la castrazione chimica agli stupratori di bambini
Il Madagascar ha deciso di affrontare la recrudescenza degli stupri promulgando una legge che impone la castrazione chirurgica o chimica ai condannati per stupro di minori: piovono critiche da Amnesty International
Il Madagascar ha approvato una legge che impone la castrazione chirurgica o chimica ai condannati per stupro di minori. Una misura ritenuta “crudele, inumana e degradante” da Amnesty International.
Il testo è stato adottato all’inizio di febbraio dall’Assemblea Nazionale, poi mercoledì 7 dal Senato e deve ancora essere convalidato dall’Alta Corte Costituzionale (HCC) prima che il presidente Andry Rajoelina possa promulgarlo.
Secondo l’emendamento, è prevista la pena della castrazione chirurgica “contro gli autori di stupri commessi su un bambino di età inferiore ai dieci anni”. Ma anche la castrazione “chimica o chirurgica” per gli stupratori di bambini tra i 10 e i 13 anni. A ciò si aggiunge la castrazione chimica per gli stupratori di minori tra i 13 e i 18 anni.
C’è stata una recrudescenza degli stupri
Amnesty International ha chiesto ad Antananarivo di abrogare la legge, affermando che la castrazione
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