Il liceale transgender attaccato dal prof: «Ho pianto, mi è venuto un attacco di panico»
Davanti alla vicepreside: «Io vedo una ragazza». Poi il prof gli chiede scusa, ma lo studente risponde: «Scuso chi sbaglia, non le cattiverie». Dalla sua parte i compagni, i professori e i genitori
A l liceo scientifico Cavour, in Rione Monti, a un passo dal Colosseo, Riccardo (nome di fantasia, ndr) si è sentito dire dal suo professore di Arte: «Davanti a me ho una donna, non posso riferirmi a te in altro modo». Riccardo è un ragazzo transgender di 18 anni e martedì gli è stata riconsegnata la verifica con un segno rosso sul suo nome d’elezione , quello scelto durante il percorso di transizione, e accanto ha trovato scritto il nome anagrafico.
È dall’inizio dell’anno che Riccardo intesta le verifiche al maschile, da quando i suoi genitori hanno richiesto la Carriera Alias che regola i comportamenti da tenere a scuola con gli studenti transgender. «Mi ha urlato che la verifica è un documento ufficiale. Ho pianto, mi è venuto un attacco di panico», racconta al Corriere. Riccardo, che ha un disturbo di apprendimento, è affiancato da una insegnante