Il lato oscuro dell’industria dei gamberetti che mangiamo (ti mostro come minaccia il giaguaro del Messico)
L’aumento della domanda dei crostacei ha portato a una crescita esponenziale dell’acquacoltura in Messico, con conseguenze per l’ambiente e la fauna locale, mettendo a rischio la sopravvivenza dei felini, già minacciati dalla perdita di habitat e dal bracconaggio
@Canva
Le mangrovie del Messico occidentale, ecosistemi cruciali per la protezione delle coste, la regolazione del clima e la biodiversità, sono oggi teatro di una battaglia tra due specie animali, una di terra, e una di acqua: il giaguaro (Panthera onca) e il gambero dalle zampe bianche (Litopenaeus vannamei).
L’allevamento intensivo del crostaceo sta decimando l’habitat del grande felino, simbolo dell’America Latina, compromettendone la sopravvivenza. Scopriamo perché.
Un’industria in espansione incontrollata
Subito dopo l’Ecuador, il Messico ha il primato mondiale come produttore di gamberi: la gran parte viene allevata in acquacoltura mentre meno di un quarto viene pescata sulla costa.
Così, le superfici dedicate all’acquacoltura sono aumentate del 1.100% tra il 1993 e il 2021, raggiungendo oltre 114.000 ettari di estensione spesso nell’illegalità.
Il prezzo per questa attività in continua espansione lo stanno pagando i mangrovieti messicani che negli
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