Il Comune a caccia dell’energy manager: vigilerà sui consumi, sulla riduzione dei costi e sull’efficientamento
A Palazzo dei Priori ritorna l’energy manager, il consulente che vigila sui consumi, sulla riduzione dei costi e sull’efficientamento energetico dell’ente. La figura è stata istituita con la legge n. 10 del 9 gennaio 1991, che impone la nomina di un responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia quando il consumo, come nel caso di un comune grande come Viterbo, supera le mille tonnellate equivalenti di petrolio.
L’assessore Emanuele Aronne, titolare dell’Urbanistica, ha impiegato delle risorse in un capitolo di bilancio per l’arruolamento di questo manager. In totale, la somma investita dovrebbe aggirarsi attorno ai 25-30mila euro e il tecnico, il quale dovrà annoverare un’esperienza nel settore energetico, sarà scelto verosimilmente tramite Mepa, il mercato elettronico della pubblica amministrazione. Anche se, per legge, è prevista anche la possibilità che il Comune opti per un dirigente interno. Tutto ancora in divenire, siamo in fase embrionale.
A prescindere da chi sarà, l’energy manager dovrà elaborare la politica energetica territoriale del Comune. In particolare, l’obiettivo dovrà essere quello di trarre vantaggi economici ed ambientali dall’impiego razionale – si spera non razionato –
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