I tappi delle bottiglie che non si staccano diventano un caso politico: da Salvini a Calenda, perché tutti ne parlano

La recente polemica riguardante i tappi di plastica attaccati alle bottiglie ha visto Matteo Salvini e la Lega al centro dell’attenzione. Il leader della Lega ha criticato aspramente l’introduzione di questa normativa europea in un’immagine della sua campagna social elettorale, sostenendo che sia un esempio di eccessiva regolamentazione proveniente da Bruxelles. Tuttavia c’è un retroscena...

Se ne era parlato tanto alla loro introduzione e ora se ne torna a parlare: i tappi di plastica attaccati alle bottiglie sono di nuovo al centro delle polemiche, questa volta politiche

@matteosalviniofficial/Instagram

La recente polemica riguardante i tappi di plastica attaccati alle bottiglie ha visto Matteo Salvini e la Lega al centro dell’attenzione. Il leader della Lega ha criticato aspramente l’introduzione di questa normativa europea in un’immagine della sua campagna social elettorale, sostenendo che sia un esempio di eccessiva regolamentazione proveniente da Bruxelles.

Tuttavia c’è un retroscena che sta emergendo in questa vicenda ed è ben più complesso dato che la Lega ha avuto un ruolo significativo nell’approvazione di tale normativa. In realtà, infatti, la Lega è parzialmente responsabile della sua introduzione in Italia. Nel 2018, quando il Parlamento europeo ha votato per la riduzione dell’impatto ambientale della plastica, alcuni europarlamentari della Lega hanno votato contro.

Quando però la direttiva è stata definitivamente approvata nel 2019, il governo italiano guidato dalla Lega ha votato a favore. Lo stesso scenario si è ripetuto nel 2021, quando la


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