I cavalli nelle viscere della terra: la storia dimenticata dei pony da miniera
I cavalli da miniera, spesso conosciuti come pony da miniera, erano cavalli, pony o muli comunemente utilizzati sottoterra nelle miniere dalla metà del XVIII secolo fino alla metà del XX secolo. Stiamo parlando di animali che erano privati sia della luce del sole che dell’aria fresca, e che invece vivevano nell’oscurità, sottoterra, affidandosi al loro istinto ed alla guida dei loro partner umani, noti come conogon. Questi cavalli nascevano, lavoravano e morivano nell’oscurità, sopportando un lavoro estenuante.
Nelle profonde e oscure viscere della terra, lungi dalla carezza del sole e dal respiro del vento, si è consumata una delle pagine più crude e silenziose della relazione tra uomo e animale. I pony da miniera rappresentano infatti un capitolo quasi dimenticato della rivoluzione industriale, esseri viventi condannati ad un’esistenza sotterranea che sfida ogni immaginazione umana.
Un po’ di storia
Fin dal 1750, quando i primi esemplari comparvero nei giacimenti carboniferi di Durham, in Gran Bretagna, questi animali divennero i silenziosi protagonisti di un doppio dramma, sia umano che industriale. Piccoli, robusti, con arti possenti e sguardi abituati all’oscurità,
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