I 2.000 militari italiani nella «zona rossa». Dal Libano all’Iraq, fino al mar Rosso: tra minacce dirette e rischio incidenti

I contingenti italiani sono impiegati in missioni Onu, nella lotta al terrorismo e nella protezione delle rotte commerciali L'articolo I 2.000 militari italiani nella «zona rossa». Dal Libano all’Iraq, fino al mar Rosso: tra minacce dirette e rischio incidenti proviene da Open.

Navi schierate a protezione delle rotte commerciali, soldati impegnati in missioni delle Nazioni Unite, squadre specializzate nella lotto al terrorismo. Dispiegate in Medio Oriente, lungo una linea immaginaria di oltre 1.500 chilometri che dal Libano arriva fino alla Penisola Arabica, senza trascurare il personale di bordo che vigila nel Mar Rosso, nella regione l’Italia impiega circa 2.000 militari impegnati in numerose e diverse operazioni e che adesso, con l’escalation del conflitto tra Iran e Israele, si trovano in una «zona rossa» che infiamma tutta l’aerea. E se l’attacco notturno allo Stato ebraico con centinaia di munizioni, in “risposta” al raid dell’1 aprile sul consolato iraniano di Damasco attribuito a Tel Aviv, ha coinvolto anche Libano, Siria e Iraq, è chiaro come


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