Gucci utilizza ancora pelli esotiche nelle sue collezioni con accessori in pitone macchiati di sangue

Parole al vento e false promesse quelle dell’alta moda di Gucci, che tradisce l’impegno di collaborare con le organizzazioni animaliste per linee più consapevoli. Il CEO François-Henri Pinault della società madre Kering, che gestisce la maison fiorentina, lo aveva annunciato, illudendo di un cambiamento. Le pelli di animali selvatici, come quella di pitone, di lucertola...

Nessun cambiamento in vista per Gucci sulle pelle esotiche. Pitoni e altri animali selvatici continueranno a essere scuoiati per diventare accessori delle sue lussuose collezioni

Parole al vento e false promesse quelle dell’alta moda di Gucci, che tradisce l’impegno di collaborare con le organizzazioni animaliste per linee più consapevoli. Il CEO François-Henri Pinault della società madre Kering, che gestisce la maison fiorentina, lo aveva annunciato, illudendo di un cambiamento.

Le pelli di animali selvatici, come quella di pitone, di lucertola o struzzo, verranno utilizzate ancora nelle sue collezioni. Lo denuncia l’associazione People for the Ethical Treatment of Animals (PETA), che aveva condotto investigazioni shock condotte negli allevamenti che forniscono pelli alle concerie di proprietà Kering.

Una delle indagini è stata realizzata in due allevamenti della Thailandia, dove quotidianamente i pitoni vengono macellati con metodi cruenti e disumani, che provocano loro dolore e una morte straziante.

Gli investigatori di PETA hanno documentato i lavoratori colpire la testa dei rettili con un martello, impalarli a ganci e pompare acqua nel loro corpo mentre si muovevano ancora per poi


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