
Greenpeace rischia il fallimento: condannata a pagare 600mila dollari a questa multinazionale del petrolio
Più di 660 milioni di dollari per aver difeso l’ambiente e i diritti dei popoli nativi Sioux di Standing Rock dalle mire espansionistiche del mega oleodotto Dakota Access Pipeline. Una lotta che avanti da decenni e che ha visto non solo organizzazioni e associazioni ma anche Leonardo DiCaprio in prima linea o la presa di...
La giuria stabilisce che Greenpeace negli USA e Greenpeace International sono responsabili per oltre 660 milioni di dollari. L’organizzazione no-profit, farà appello alla decisione: cause legali come questa mirano a “distruggere il diritto alla protesta pacifica”
Più di 660 milioni di dollari per aver difeso l’ambiente e i diritti dei popoli nativi Sioux di Standing Rock dalle mire espansionistiche del mega oleodotto Dakota Access Pipeline. Una lotta che avanti da decenni e che ha visto non solo organizzazioni e associazioni ma anche Leonardo DiCaprio in prima linea o la presa di posizione netta della Norvegia.
Ma a nulla pare sia valso impegno e sudore dei Sioux e dei loro sostenitori per difendere le proprie terre ancestrali, l’ambiente e i diritti umani, se oggi pesa come una condanna la notizia per cui una giuria del North Dakota ha deciso che il gruppo ambientalista Greenpeace deve pagare centinaia di milioni di dollari alla società di oleodotti Energy Transfer perché sarebbe responsabile per diffamazione, tentando quindi di mandarla sull’orlo del fallimento.
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