Gli psicologi hanno capito perché la disinformazione sul clima è così persistente (e persuasiva)
Scioglimento dei ghiacciai, innalzamento del livello del mare, ondate di caldo estremo: le conseguenze del cambiamento climatico sono più visibili che mai, e la comunità scientifica ha confermato che la colpa è dell’uomo. Tuttavia gli studi dimostrano che un terzo della popolazione dubita o contesta ancora questi fatti. La causa è la disinformazione diffusa da...
Alcuni scienziati si sono chiesti perché la disinformazione sui cambiamenti climatici è così sviluppata, e hanno cercato di indagare perché questo fenomeno sia così radicato.
Scioglimento dei ghiacciai, innalzamento del livello del mare, ondate di caldo estremo: le conseguenze del cambiamento climatico sono più visibili che mai, e la comunità scientifica ha confermato che la colpa è dell’uomo. Tuttavia gli studi dimostrano che un terzo della popolazione dubita o contesta ancora questi fatti.
La causa è la disinformazione diffusa da alcuni interessi acquisiti. Per cercare di prevenire questo fenomeno, un team dell’Università di Ginevra (UNIGE) ha sviluppato e testato sei interventi psicologici su quasi 7.000 partecipanti provenienti da dodici paesi.
La ricerca, pubblicata sulla rivista Nature Human Behavior, evidenzia la natura estremamente persuasiva della disinformazione e la necessità di rafforzare i nostri sforzi per combatterla.
La lotta alla disinformazione sui cambiamenti climatici rappresenta una sfida importante per la società. Sebbene il consenso scientifico sulla responsabilità umana – riaffermato dal sesto rapporto del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC) – esista da decenni, un terzo della popolazione
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