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Fusione nucleare: la start-up spin-off di Oxford punta su un approccio innovativo, più semplice e meno costoso
La startup britannica First Light Fusion sta sviluppando un innovativo metodo di fusione nucleare, basato sull’uso di proiettili ad altissima velocità per comprimere il combustibile
©Firstlightfusion
Riprodurre sulla Terra il processo che alimenta le stelle: è questa la promessa della fusione nucleare artificiale, una tecnologia che potrebbe cambiare per sempre il settore energetico, offrendo una fonte di energia pulita e virtualmente inesauribile.
A differenza della fissione nucleare, che genera energia dividendo atomi pesanti, la fusione avviene schiacciando atomi leggeri, formando un plasma a temperature superiori ai 100 milioni di gradi Celsius. Finora, però, questa tecnologia è rimasta confinata ai laboratori di ricerca. La corsa per costruire il primo reattore a fusione operativo è aperta e tra i protagonisti più innovativi c’è First Light Fusion, una startup britannica che sta sperimentando un approccio del tutto nuovo.
Dimenticate magneti e laser
Nata come spin-off dell’Università di Oxford, First Light Fusion sta sviluppando un
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