Fukushima: riparte la delicata missione di rimozione dei detriti radioattivi, con tre anni di ritardo
Un robot specializzato è stato impiegato per raccogliere un piccolo campione di detriti radioattivi all’interno del reattore n.2 della centrale nucleare. L’operazione, seppur complessa, rappresenta un passo cruciale verso la dismissione dell’impianto, gravemente danneggiato dallo tsunami del 2011
Tredici anni dopo il devastante tsunami che ha colpito la centrale nucleare di Fukushima Daiichi, la Tokyo Electric Power Company (Tepco) ha ripreso le operazioni per rimuovere i detriti radioattivi dall’impianto, che ammontano a circa 880 tonnellate.
Martedì 10 settembre, un robot specializzato ha iniziato la delicata missione di raccogliere un piccolo campione di materiale altamente pericoloso all’interno del reattore n.2. La ripresa dei lavori avviene con tre anni di ritardo rispetto alla tabella di marcia iniziale, come riportato dal quotidiano giapponese The Asashi Shimbun.
L’operazione, definita “estrazione pilota” dalla Tepco, rappresenta un passo cruciale, seppur complesso, verso la dismissione dell’impianto. La Tepco prevede che serviranno circa due settimane per completare questa fase iniziale, nel corso della quale il robot raccoglierà tre grammi di detriti. Il materiale radioattivo e fuso raccolto verrà analizzato per ottenere informazioni sulle
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