Frutta secca: perché bisognerebbe mangiarla tutto l’anno e non solo durante le feste Natalizie?
Quando pensiamo al Natale la nostra mente pensa alle luminarie, al panettone, all’albero, ma anche alla frutta secca.
In Italia non c’è pranzo o cenone natalizio senza noci, mandorle, fichi e datteri. Questa tradizione sembra avere radici molto lontane, ai tempi dei romani la frutta secca era usata come dolce e veniva consumata solamente in occasione di banchetti importanti, inoltre rappresentava un augurio di buona fortuna.
In epoca cristiana questo alimento è stato integrato nei menù delle celebrazioni più significative, in particolare il Natale. Probabilmente utilizzata anche come regalo natalizio nelle famiglie più povere.
Ma perché fa bene e non bisognerebbe mangiarla solo a dicembre?
Fonte di Omega-6 e Omega-3
La frutta a guscio che comprende noci, mandorle, pinoli, arachidi, nocciole e pistacchi è ricca di due acidi grassi che i medici definiscono ‘buoni’, in quanto fanno bene all’organismo.
Questi composti aiutano a tenere sotto controllo la pressione, hanno un effetto antinfiammatorio e proteggono dal rischio d’infarto.
In questo periodo natalizio i supermercati vendono dei mix di frutta secca, che sono un concentrato di Omega 3 e Omega 6. Ad
LaCittaNews è un motore di ricerca di informazione in formato magazine, aggrega e rende fruibili, tramite le sue tecnologie di ricerca, in maniera automatica, gli articoli più interessanti presenti in Rete. LaCittaNews non si avvale di nessuna redazione editoriale. => DISCLAIMER