Fossile di squalo del Cretaceo rivela sorprendenti informazioni sulla loro dieta
La scoperta assolutamente incredibile di diversi fossili di squali completamente articolati risalenti al tardo Cretaceo, da 105 a 72 milioni di anni fa, sta gettando la luce tanto necessaria sul misterioso albero genealogico degli squali.
Nei giacimenti fossili Lagerstätte di Vallecillo in Messico, i paleontologi hanno fatto una scoperta : diversi fossili eccezionalmente ben conservati di un genere estinto chiamato Ptychodus . Questi fossili conservano non solo le ossa articolate degli squali, ma anche alcune delle loro strutture cartilaginee, i contorni dell’intero corpo e forse anche gli organi. Questi dettagli rivelano come i denti e le vertebre degli squali si adattano al contesto dei loro corpi, un nuovo strumento per stimare le loro dimensioni e dove si inseriscono, filogeneticamente. I fossili confermano infine che i Ptychodus sono un tipo di squalo appartenente alla famiglia Lamniform , che comprende i grandi squali bianchi. Ptychodus avrebbe fatto impallidire i grandi bianchi moderni, raggiungendo una lunghezza enorme di 9,7 metri. Anche se la loro strategia alimentare non avrebbe potuto essere più diversa: i loro denti consistevano in piastre schiaccianti che permettevano agli animali
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