Flat tax incrementale: come funziona la tassa piatta sul reddito di dipendenti e Partite Iva e quanto si risparmia

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La flat tax incrementale prende forma. La tassa piatta sul reddito dei dipendenti e delle Partite Iva (o meglio: sull’incremento di reddito nel 2022 rispetto al maggiore dei redditi dichiarati nei tre anni precedenti) sarà nella prossima Legge di Bilancio. Ma già da oggi è possibile calcolare quanto si risparmierà in tasse con l’aliquota agevolata del 15% che sarà introdotta in via sperimentale a partire dal 2023. Ma, spiega oggi Il Sole 24 Ore, l’incremento di reddito da tassare non nascerà dal confronto con le entrate dell’anno precedente. Bensì con il picco di entrate tra 2019 e 2021. Anche se la scelta di partire dai redditi 2022 ha il pregio di spazzare via la tentazione di “giocare” con le dichiarazioni per far risultare un aumento di reddito da sottoporre alla nuova norma.

Il confronto con la tassazione ordinaria

E quindi, si spiega con un esempio, un contribuente che in questo anno fiscale dichiara 31 mila euro lordi e nel 2021 ne ha dichiarati 27 mila, nel 2020 30 mila e 28 mila nel 2019 , dovrà prima di tutto

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