Fai attenzione a questo preoccupante pericolo nascosto nella tua stufetta elettrica
Attenzione alle fonti di calore diretto: l’esposizione prolungata può nuocere alla pelle e scatenare una reazione cutanea
Durante l’inverno, il freddo ci spinge continuamente alla ricerca di fonti di calore disponibili, che si tratti di termosifoni, condizionatori, caminetti o stufe, fino ad arrivare ai moderni termoventilatori. Proprio questi ultimi possono nascondere delle insidie, visto che le fonti di calore diretto, se a contatto con la pelle per un periodo di tempo prolungato, possono provocare una condizione nota come eritema ab igne, altrimenti chiamata “sindrome della pelle tostata” o “macchie di fuoco”, una dermatosi che nel passato colpiva prevalentemente chi lavorava a contatto diretto con il calore, come ad esempio cuochi e fornai, e che sta ritornando in auge a causa dell’uso di dispositivi moderni come computer portatili, coperte elettriche, sedili riscaldati ed appunto termoventilatori, spesso a contatto con la pelle per troppo tempo.
L’eritema ab igne prende origine dalla costante esposizione della pelle a delle fonti di calore moderate ma persistenti, ed ha nel nome la propria spiegazione: in latino significa “rossore da fuoco” e descrive perfettamente l’effetto
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