Ecco quali sono le 12 materie prime critiche “fondamentali per difenderci”, secondo la NATO
Dall’alluminio per gli aerei al cobalto per i motori a reazione, l’Organizzazione del Trattato Nord Atlantico ha identificato 12 materie prime critiche essenziali per la sua industria bellica. Anche l’Italia sta investendo in ricerca e sviluppo per assicurarsi una posizione di rilievo in questo settore
La corsa alle materie prime è una realtà, e la NATO risponde con una strategia precisa. L’Alleanza ha infatti reso pubblica, l’11 dicembre scorso, una lista di 12 materie prime critiche, dall’alluminio al tungsteno, considerate fondamentali per la sua industria della difesa.
Questa mossa si inserisce in una strategia più ampia volta a garantire la sicurezza delle catene di approvvigionamento, in un contesto geopolitico caratterizzato da crescenti tensioni e dalla competizione per l’accesso a risorse strategiche.
Per materie prime critiche si intendono quelle non alimentari e non energetiche i cui problemi di approvvigionamento, di carattere politico, commerciale e ambientale, rendono prioritario un cambio di strategia economica e un forte aggiornamento tecnologico. […] La maggior parte delle materie prime critiche sono importate praticamente al 100% da fuori dall’Europa e sono prodotte in pochi Paesi,
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