E insomma, la Corte Costituzionale ha ribadito l’ovvio: l’obbligo vaccinale era cosa buona e giusta
Con una sentenza attesissima in ambienti No Vax e No Green Pass, la Corte Costituzionale ha ritenuto «non irragionevoli, né sproporzionate» le scelte compiute dal governo Draghi in relazione all’obbligo vaccinale del personale sanitario durante il periodo pandemico, bocciando gli undici ricorsi presentati da professionisti del campo sanitario o dell’istruzione che sono stati sospesi dal servizio perché non vaccinati contro il coronavirus.
Obbligo vaccinale a tutela della salute.https://t.co/kTGwmEWC7B pic.twitter.com/aWTnpKwvez
— Corte Costituzionale (@CorteCost) December 1, 2022
Il riferimento è ai due decreti legge adottati dal precedente governo – 01/04/2021, n. 44 e 24/03/2022, n. 24, di fatto resi nulli dalla scelta della premier Meloni di far rientrare in servizio con due mesi di anticipo, sempre per decreto, i No Vax, tornati al lavoro già il primo novembre e non il 31 dicembre, come previsto dai decreti di Draghi – che imponevano al personale sanitario e scolastico di vaccinarsi, pena la sospensione dal servizio. La decisione della Consulta si articola in tre blocchi che riguardano tre casi: il primo era relativo al caso di una psicologa che lavorava da casa, ma ha perso ugualmente il
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