Draghi: ‘Sì all’obbligo vaccinale e alla terza dose’

‘Orientamento del governo è estendere il green pass. Il governo va avanti’. Dai no vax violenza odiosa. Green pass sta andando bene’. ‘A fine settembre saremo a 80%. Ribadisco l’invito a immunizzarsi’.

Conferenza stampa del premier Mario Draghi da Palazzo Chigi. All’ordine del giorno i temi del green pass e della scuola con la presenza dei ministri Roberto Speranza e Patrizio Bianchi.
“Il ministro Speranza ed io ne stiamo discutendo: l’orientamento” è che l’uso del Green Pass “verrà esteso”, dice il premier Mario Draghi in conferenza stampa. Sul green pass dovremo “decidere esattamente quali sono i settori e quali passi, faremo una cabina di regia come ha chiesto il senatore Salvini, ma la direzione è quella” di estenderlo.
E, riguardo alle tensioni tra Lega e Pd evidenzia: “Il chiarimento politico lo fanno le forze politiche, è chiaro che è auspicabile una convergenza e una stagione di disciplina. Il governo va avanti“. E riguardo al dibattito sul Colle che a più riprese lo chiama in causa ha evidenziato: “Trovo un po’ offensivo pensare al Quirinale come altra possibilità, anche nei confronti del presidente della Repubblica”.
Si arriverà all’obbligo vaccinale, Ema e Aifa permettendo, e alla terza dose? “Sì a entrambe le domande”. Risponde così il premier Mario Draghi in conferenza stampa.
“La campagna procede spedita – ha detto ancora – verso la fine di settembre sarà vaccinata l’80% della popolazione, già oggi siamo al 70% completamente vaccinato“. “Ribadisco l’invito a vaccinarsi, un atto verso se stessi e gli atri”, ha aggiunto.
“La campagna vaccinale – ha detto – è stata abbracciata con grande entusiasmo dai giovani, l’adesione massiccia dei giovani e la copertura estesa a livello nazionale ci permette di affrontare con una certa tranquillità e con minore incertezza dell’anno scorso l’apertura elle scuole. La scuola in presenza è sempre stata una priorità”. “Il 91,5% degli insegnanti ha ricevuto almeno una dose di vaccino”.
“Voglio esprimere solidarietà piena a tutti coloro che sono stati oggetto di violenza da parte dei no vax, una violenza particolarmente odiosa e vigliacca quando fatta nei confronti di chi fa formazione e di chi è in prima linea a combattere la pandemia”.
“L’applicazione del green pass – ha sottolineato Draghi – mi pare stia andando bene. Sui trasporti ci saranno sempre dei casi di foto di mezzi pieni, ma in generale la preparazione è stata ben fatta”.
“Come sapete – ha detto il premier affrontando il tema del rilancio – l’economia continua a crescere anche molto più delle aspettative, basta vedere le cifre previste dal Mef a marzo, questo ci dà incoraggiamento e anche il mercato del lavoro va bene”. Nel mercato del lavoro “ci sono anche situazioni riprovevoli e anche lì si dovrà intervenire caso per caso ma generalmente la situazione è favorevole”.
“Non credo valga la pena compiacersi troppo di queste cifre” di crescita dell’economia, “sono alte, ma è anche vero che siamo caduti in una maniera che non si vedeva da decenni, in Italia nel 2020: è in parte un grande rimbalzo che sta accadendo in tutti i Paesi. La vera sfida sarà riuscire a mantenere il tasso di crescita considerevolmente più elevato di quanto fosse prima della pandemia, è lì che si vede la capacità dell’economia italiana di diventare strutturalmente più solida. Intanto vediamo buone notizie”.
“Sulle riforma il governo ha un’agenda molto fitta”, dalla “concorrenza” alla “giustizia”. Poi dovremo affrontare il problema fondamentale delle politiche attive del lavoro. E’ prevedeibile che molti settori dovranno risttrutturarsi”.
I primi provvedimenti che il governo affronterà sono “le leggi delega di concorrenza e fisco, poi successivamente vedremo la parte delle politiche attive del lavoro e le altre riforme, quella degli ammortizzatori sociali. Poi pensioni e quota cento”.
La situazione in Afghanistan – “Io continuo a pensare che si farà, ora avremo una serie di altre conversazioni, con il presidente Xi la prossima settimana, vedremo che cosa succede all’assemblea Onu, il G20 in ogni caso si farà dopo l’assemblea Onu”. “Non è ancora il momento in cui si hanno strategie chiare, ora ognuno sta parlando molto, riflettendo ma non è che ci siano mappe. Per questo la cosa più importante ora è aiutare e proteggere gli afgani. E’ la cosa che possiamo fare ora e su cui abbiamo risultati immediati”. “Perché c’è qualcuno che è stato concludente” sull’Afghanistan? “L’Ue indubbiamente è stata abbastanza assente, su certi piani perchè non organizzata. C’è molto da fare” in un periodo in cui si “ripensano tutte le relazioni internazonali internazionale”. Lo ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa. “Io non credo all’abbandono e isolazionismo”, aggiunge. “Io continuo a pensare che si farà, ora avremo una serie di altre conversazioni, con il presidente Xi la prossima settimana, vedremo che cosa succede all’assemblea Onu, il G20 in ogni caso si farà dopo l’assemblea Onu”. “Non è ancora il momento in cui si hanno strategie chiare, ora ognuno sta parlando molto, riflettendo ma non è che ci siano mappe. Per questo la cosa più importante ora è aiutare e proteggere gli afgani. E’ la cosa che possiamo fare ora e su cui abbiamo risultati immediati”.
Secondo me Lamorgese ha lavorato molto bene. I numeri di quest’anno non sono spaventosi, ci sono stati anni molto peggiori”, ha detto Draghi.
La situazione epidemiologica nel Paese è in questo momento stabile. Ad agosto si sono tenute limitazioni molto leggere rispetto ai mesi precedenti e ciò significa che la campagna di vaccinazione è la vera arma che abbiamo e abbiamo superato il 70% della popolazione vaccinabile che ha completato il ciclo e entro la fine di settembre raggiungeremo l’80% che è un risultato alla nostra portata”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, in conferenza stampa dopo il Cdm.
Bianchi, tutte le scuole aperte per portare alunni in aula – “Ieri, primo settembre, tutte le nostre 8.500 scuole hanno riaperto con il mandato di portare dal 13 settembre tutti i ragazzi in presenza e in piena sicurezza”. È quanto dichiarato dal ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, in conferenza stampa a Palazzo Chigi. “Dove ci sono classi di vaccinati si possono togliere la mascherina e si può tornare a sorridere”. “Le regole” a scuola – ha sottolineato – “sono quelle del Cts: mascherina, distanziamento e regole di igiene fondamentale”.
Fonte: Ansa.it

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