DR, multa di 6 milioni: auto cinesi, pochi ricambi e scarsa assistenza

DR multata con 6 milioni di euro per pratiche commerciali scorrette. Il provvedimento dell'Antitrust cita anche un'indagine di SICURAUTO.it sulla questione dei ricambi

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM o Antitrust) ha concluso l’istruttoria avviata lo scorso mese di ottobre su DR Automobiles e sulla sua controllata DR Service & Parts, comminando a entrambe una multa complessiva di 6 milioni di euro per “ingannevole rappresentazione e pubblicizzazione dell’Italia come luogo di produzione delle vetture a marchio DR ed EVO” e per il “non adeguato approvvigionamento dei pezzi di ricambio e nella mancata assistenza post-vendita“. Adesso le due società, entro 60 giorni dalla notifica del provvedimento, dovranno comunicare le iniziative intraprese per far cessare queste condotte illecite.

MULTA DI 6 MILIONI A DR: RAPPRESENTAZIONE NON VERITIERA DEL LUOGO DI PRODUZIONE

Ovviamente tutti sanno che DR Automobiles, casa automobilistica italiana fondata nel 2006 da Massimo Di Risio a Macchia d’Isernia, in Molise, non produce le proprie vetture da zero ma assembla e distribuisce con i suoi brand DR, EVO, Sportequipe e ICKX automobili di fabbricazione cinese (Chery, Jac e da poco anche BAIC) adattandole al mercato europeo. E infatti non è questo il problema rilevato dall’Antitrust, quanto l’aver posto in essere una pratica


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