
Disastro Valencia: ora c’è il rischio di epidemie e focolai contagiosi nelle zone colpite dall’alluvione
Le piogge torrenziali causate da Dana nella regione di Valencia hanno scatenato martedì scorso l’apocalisse. Catastrofiche inondazioni hanno portato via tutto ciò che incontravano, dai veicoli all’arredo urbano agli edifici allagati e hanno lasciato (per il momento) più di 200 morti e centinaia di dispersi. Ce ne vorrà di tempo per gli abitanti di città come Paiporta,...
Una settimana dopo la più grande alluvione della storia recente della Spagna, le persone colpite si trovano ad affrontare un nuovo rischio: le condizioni igieniche
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Le piogge torrenziali causate da Dana nella regione di Valencia hanno scatenato martedì scorso l’apocalisse. Catastrofiche inondazioni hanno portato via tutto ciò che incontravano, dai veicoli all’arredo urbano agli edifici allagati e hanno lasciato (per il momento) più di 200 morti e centinaia di dispersi.
Ce ne vorrà di tempo per gli abitanti di città come Paiporta, la più colpita, Picanya, Sedaví, Alfafar, Massanassa o Catarroja a riprendere la loro vita normale. Diverse sono le zone ancora senza elettricità o acqua corrente e intanto le strade accumulano fango, spazzatura e veicoli uno addosso all’altro.
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Una situazione che si fa di giorno in giorno sempre meno igienica e in diversi luoghi potrebbe favorire la diffusione di virus e batteri tra i residenti, il personale di emergenza e i volontari.
I batteri più pericolosi
Le reti idriche sanitarie sono state distrutte e c’è
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