
Danni ambientali: perché le aziende italiane non si assicurano (e cosa rischiamo tutti)
Se un’azienda inquina, chi paga? Molto spesso, la risposta è noi. Nel nostro Paese solo lo 0,64% delle aziende possiede una polizza assicurativa che copra i danni ambientali. È quanto emerge dall’ultima elaborazione del consorzio di coriassicurazione Pool Ambiente su dati ANIA. Tradotto: se si verifica un disastro ecologico e l’impresa responsabile non è assicurata...
Solo lo 0,64% ha una polizza specifica e completa. Ma senza un’assicurazione per i danni ambientali, le imprese rischiano grosso e il conto spesso lo paga la collettività
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Se un’azienda inquina, chi paga? Molto spesso, la risposta è noi.
Nel nostro Paese solo lo 0,64% delle aziende possiede una polizza assicurativa che copra i danni ambientali. È quanto emerge dall’ultima elaborazione del consorzio di coriassicurazione Pool Ambiente su dati ANIA.
Tradotto: se si verifica un disastro ecologico e l’impresa responsabile non è assicurata (come accade nel 99% dei casi), la bonifica spetta alle istituzioni. Ma se anche queste mancano di fondi, a pagare – in termini ambientali, sanitari ed economici – sarà l’intera comunità.
Eppure la copertura esiste, funziona e ha senso. Le polizze di responsabilità ambientale non sono un vezzo, ma un vero strumento di prevenzione e sostenibilità, capace di salvaguardare territorio, biodiversità, cittadini e anche le imprese stesse. Coprono costi milionari di bonifica, ripristino delle risorse naturali e risarcimento danni. E possono fare la differenza tra un disastro contenuto e un’eredità tossica per
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