Covid, la Germania utilizza per prima la cura sperimentale data a Trump

Il governo ha comprato 200mila dosi di anticorpi monoclonali.

La Germania diventerà il primo paese dell’Unione europea a utilizzare il trattamento sperimentale a base di anticorpi somministrato a Donald Trump contro il Covid-19. Lo ha annunciato domenica il ministro della Salute Jens Spahn. “Il governo ha acquistato 200.000 dosi per 400 milioni di euro”, ha detto al quotidiano Bild am Sonntag. Questo cocktail di anticorpi “monoclonali” sarà utilizzato negli ospedali universitari la prossima settimana, ha detto il ministro.
“La Germania ha fatto bene ad acquistare le dosi del cocktail di anticorpi monoclonali che probabilmente è stato usato per curare il presidente Trump, ma ovviamente senza il parere positivo dell’Ema potrà essere utilizzato solo per scopi di ricerca”, sono le dichiarazioni rilasciate all’Agi dal professor Angelo Garattini, presidente e fondatore dell’Istituto di ricerche farmacologiche ‘Mario Negri’.
Garattini ha così commentato l’operazione portata avanti dal governo tedesco che, come ha detto il ministro della Salute, Jens Spahn, ha comprato 200 mila dosi per 400 milioni di euro e sarà dato agli ospedali universitari. Per ora, quindi, nessun impiego per la cura dei malati, se non a livello di ricerca.
“Certamente gli anticorpi monoclonali sono prodotti che non agiscono in modo preventivo come i vaccini ma in alcuni stadi della malattia – spiega Garattini – sono utili a curare il Covid, visto che non ci sono altri rimedi. Sono le uniche armi che abbiamo a disposizione – aggiunge – e di questi cocktail ce ne sono molti attualmente allo studio.
Anche in Italia, a Siena, dove un gruppo guidato da Rino Rappuoli sta conducendo ricerche che stanno dando risultati incoraggianti”.
Oltre all’indispensabile autorizzazione dell’Ema, un altro problema legato agli anticorpi monoclonali è legato all’elevato prezzo. La Germania, infatti, ha speso circa 2mila euro a dose.
“Questo è un problema ulteriore – precisa Garattini – ma intanto è necessario riuscire a terminare i trial clinici e vedere se da tutti questi studi si riesce a trovare un farmaco che sia effettivamente efficace contro il Covid che abbia l’autorizzazione dell’Ema”.
Fonte: HuffPost.it

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