Così il lockdown per il COVID ha fatto invecchiare più rapidamente il cervello dei nostri figli, lo studio sugli adolescenti fa riflettere
La pandemia e i lockdown hanno accelerato il processo di maturazione del cervello degli adolescenti, che – nel periodo Covid-19 – è “invecchiato” di 4,2 anni nelle femmine e di 1,4 anni nei maschi
Durante la pandemia da COVID-19, i Governi di tutto il mondo hanno attuato misure restrittive, come l’obbligo di rimanere a casa e la chiusura delle scuole, per mitigare la diffusione della malattia. Ma quella interruzione della routine quotidiana e delle attività sociali ha avuto un impatto negativo sulla salute mentale degli adolescenti.
L’adolescenza è già di per sé caratterizzata da drammatici cambiamenti nello sviluppo emotivo, comportamentale e sociale ed è anche il momento in cui si sviluppano un senso di identità personale, fiducia in se stessi e autocontrollo. La pandemia ha ridotto tutto ciò, portando al minimo l’interazione sociale per gli adolescenti e aumentando stati di ansia, depressione e stress, soprattutto tra le ragazze.
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Una nuova ricerca dell’Università di Washington ha ora confermato come
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