Cos’è questa storia dei resti di missili russi caduti in Polonia?
Ieri pomeriggio nella cittadina di Przewodów, a circa sei chilometri dalla frontiera con l’Ucraina, un’esplosione ha ucciso due persone. A caldo alcune fonti di intelligence americane hanno parlato all’Associated Press, spiegando che l’esplosione sarebbe stata causata da due missili di marca russa, non si sa se lanciati intenzionalmente o meno verso la Polonia.
Qualche ora prima ZET, una radio polacca, aveva invece parlato di “incidente di confine”, spiegando che potrebbe trattarsi dei resti di due missili russi abbattuti dalle forze armate ucraine.
Durante la notte il governo polacco ha confermato che i resti dei missili trovati sono di «fabbricazione russa» – questa informazione, però, lascia il tempo che trova, dato che anche l’Ucraina ne ha in dotazione – e ha convocato Sergei Andreyev, l’ambasciatore russo a Varsavia, per ottenere delle delucidazioni sulla dinamica dei fatti.
L’atteggiamento del governo polacco è apparso sin da subito abbastanza cauto: nel comunicato diffuso per rendere pubblica l’audizione con Andreyev, infatti, ha evitato di incolpare formalmente la Russia, pronunciandosi soltanto sui collegamenti tra l’esplosione di Przewodów e i bombardamenti russi verso alcune città ucraine della
LaCittaNews è un motore di ricerca di informazione in formato magazine, aggrega e rende fruibili, tramite le sue tecnologie di ricerca, in maniera automatica, gli articoli più interessanti presenti in Rete. LaCittaNews non si avvale di nessuna redazione editoriale. => DISCLAIMER