
Corrida addio? Il Parlamento spagnolo costretto a decidere dopo 715mila firme
Tori uccisi dopo una lenta agonia, caricati sulla benna di una ruspa a stretto contatto visivo con bambini e spettatori, maltrattati: la corrida non è più uno spettacolo accettabile e sempre più spagnoli lo sanno perfettamente. È questo il motivo per cui più di un centinaio di attivisti hanno chiesto al Congresso dei Deputati, la...
Nel gennaio del 2024, in Spagna, fu registrata un’Iniziativa legislativa popolare per abrogare la legge 18/2013 sui beni culturali della corrida. Oggi sono più di 700mila le firme per chiedere la corrida cessi di essere patrimonio culturale spagnolo
Tori uccisi dopo una lenta agonia, caricati sulla benna di una ruspa a stretto contatto visivo con bambini e spettatori, maltrattati: la corrida non è più uno spettacolo accettabile e sempre più spagnoli lo sanno perfettamente.
È questo il motivo per cui più di un centinaio di attivisti hanno chiesto al Congresso dei Deputati, la camera bassa del parlamento spagnolo, di approvare l’Iniziativa legislativa popolare (ILP) sostenuta da 715.606 firme che sollecita l’abrogazione della legge che dichiara la corrida patrimonio culturale e “limita la competenza delle comunità autonome e dei consigli comunali per vietare questi spettacoli”.
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La commissione promotrice dell’ILP, No Es Mi Cultura, ha presentato tutte le firme all’Ufficio del Censimento Elettorale di Madrid in modo che possano essere verificate entro un periodo massimo
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