Come scegliere il cupolino per la moto o lo scooter
Nonostante l’estate sia ormai alle spalle, si registra un’ondata di bel tempo tardivo, che spinge molto motociclisti a ritardare il rimessaggio invernale della moto, per concedersi ancora qualche gita fuori porta o un escursione a bordo della propria due ruote. Al contempo, è questo certamente il momento giusto per installare un cupolino o un parabrezza sulla moto (o lo scooter), per migliorare il comfort di guida proteggendosi dal vento mentre si è al volante. Questo accessorio contribuisce anche alla sicurezza su strada, poiché consente al motociclista di avere sempre la visuale libera, anche quando è sferzato dal vento. Ragion per cui, quando si decide di montare un cupolino o un parabrezza, è bene sceglierlo con cura l’elemento da installare; di seguito, vediamo quali sono i fattori e le caratteristiche da prendere il considerazione.
Differenza tra cupolino e parabrezza
Le due componenti hanno una funzione molto simile, se non identica, ma possono essere considerati, a tutti gli effetti, due elementi diversi. Come si può intuire già dal nome, il ‘cupolino’ è una piccola cupola, che solitamente trova posto sul frontale della moto, a protezione della strumentazione. Ha dimensioni più contenute rispetto ad un parabrezza e si addice soprattutto a moto di grossa cilindrata o di impostazione sportiva, in quanto protegge la visuale del pilota solo quando questi si abbassa notevolmente.
Il parabrezza vero e proprio, invece, è più ampio; grazie al maggior dimensionamento, è in grado di proteggere dai colpi d’aria la figura del motociclista per intero, anche quando in posizione semi-eretta. Da ciò è facile intuire come sia più adatto a scooter e moto di piccole dimensioni, compresi i modelli enduro o cross.
La scelta, come vedremo meglio a seguire, dipende da svariati fattori; le opzioni disponibili, però, sono numerose e si adattano ad esigenze tecniche, pratiche ed economiche molto diverse tra loro. Basta consultare la sezione dedicata ai cupolini moto all’interno di un e-commerce specializzato come Omniaracing.net per avere un’idea più dettagliata circa i tanti prodotti presenti sul mercato.
I fattori da prendere in considerazione
Sono sostanzialmente due gli aspetti che possono incidere sulla scelta del cupolino (o del parabrezza) della moto.
Il primo è certamente il comfort di guida: la componente scelta non deve essere di ostacolo alla visuale del conducente ma, anzi, agevolare la guida anche in presenza di fattori di disturbo. Il secondo è di carattere pratico: un accessorio di buona qualità deve essere non solo compatibile con le predisposizioni presenti sul mezzo ma deve anche garantire un’adeguata resistenza nel tempo, senza perdere la necessaria trasparenza per effetto degli agenti atmosferici. Un cupolino che tende a opacizzarsi con facilità, anche se oggetto di regolare pulizia e buona manutenzione, può rappresentare un fattore di rischio alla guida; pertanto, meglio non lesinare sulla qualità e optare per prodotti di gamma alta.
Fattore secondario, ma non certo da trascurare, è l’estetica; non è l’aspetto più importante in assoluto ma tende comunque ad orientare le scelte dei motociclisti: il cupolino, infatti, può essere considerato un elemento di stile, una componente in grado di conferire un tocco personale e caratteristico alla linea estetica della moto. Per gli scooter e altri veicoli a due ruote di piccola cilindrata, il cupolino ha solitamente una linea semplice ed essenziale, votata principalmente alla funzionalità; di contro, per i modelli più ‘sportivi’, esistono veri e propri accessori di design, sviluppati in linea con lo stile che contraddistingue la moto.
Come scegliere
In virtù di quanto sottolineato fin qui, possiamo concludere che:
- il parabrezza è più adatto a scooter e moto non particolarmente potenti poiché, in genere, è realizzato in plexiglas ed è meno resistente all’urto dell’aria provocato dalle elevate velocità;
- il cupolino, di contro, essendo in policarbonato, garantisce una migliore resistenza alle sollecitazioni dovute all’alta velocità.