
Cecilia Payne Gaposchkin, la storia della donna che svelò la composizione dell’universo (e che per anni è stata ignorata)
Cecilia Payne Gaposchkin scoprì che il Sole e le stelle sono principalmente composte da idrogeno ed elio: le sue tesi vennero però ignorate e oscurate dal pregiudizio dei colleghi più anziani per essere riconosciute solo anni dopo
@Smithsonian Institution/Science Service/ Wikipedia
Cecilia Payne Gaposchkin è una figura fondamentale nell’ambito dell’astrofisica, ma la sua eredità è stata per lungo tempo oscurata dal pregiudizio del suo tempo. Nata il 10 maggio 1900 a Wendover, in Inghilterra, Cecilia affrontò fin da giovane una serie di sfide, tra cui il difficile contesto familiare dovuto alla morte prematura del padre.
Nonostante le difficoltà, si distinse presto per le sue capacità intellettuali, sviluppando un profondo interesse per la scienza e in particolare per l’astronomia. Inizialmente non trovò supporto nelle scuole che frequentò, ma fu grazie all’incontro con alcuni insegnanti e la lettura dei Principia di Newton che decise di intraprendere la sua carriera scientifica.
Nel 1919, grazie a una borsa di studio, Cecilia si iscrisse al Newnham College di Cambridge, dove si distinse in chimica e botanica, anche se il suo cuore apparteneva
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