Categoria Cultura e Lifestyle

Tesori recuperati in questi giorni dal relitto di una nave romana affondata tra Capraia e la Corsica. Trasportava vetri a tonnellate

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Questa nave romana, probabilmente naufragata tra la fine del I e l'inizio del II secolo d.C., si trova ora ad una profondità di circa 350 metri nelle acque italiane, a poche centinaia di metri dalle acque francesi, tra Capo Corsica e l'isola di Capraia. Questo è uno dei rari esempi di una nave che trasporta un carico di diverse tonnellate di blocchi di vetro grezzo e migliaia di vasi di vetro soffiato. L'omogeneità del carico, la quantità di vetro e lo stile degli oggetti suggeriscono che questa fosse una nave proveniente da un porto mediorientale

Indagano una strada misteriosa, piena di leggende, che porta al nulla. E in fondo trovano i resti di un forte romano

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“Nonostante la sua rilevanza, questo sito non è mai stato studiato ed è rimasto ignorato. Ad oggi, non è stato condotto nessuno studio sistematico che abbia cercato di scoprirne l'importanza storica”, afferma Vicente Alejandre, sindaco di Deza e membro del Centro de Estudios Bilbilitanos, anche lui membro del gruppo di ricerca

Resti di una domus romana trovati ora in una cantina di Fano durante lavori di consolidamento delle fondazioni di una vecchia casa

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Nei mesi scorsi, in marzo, a Fano è avvenuta un'importante scoperta, anche in questo caso durante lavori edilizi. Sotto quella che un tempo era una cameretta per i ragazzi, sono emerse stanze romane decorate con marmi preziosi. La scoperta era avvenuta in via Vitruvio, nei pressi del il foro di Fano, nelle Marche.

Con scandagli elettronici identificata la presenza di grandi sale sotterranee e tunnel che portavano all’ “Inferno”

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Al fine di verificare la tradizione locale secondo cui l'altare maggiore della chiesa cattolica nasconde l'ingresso al labirinto sotterraneo, sono stati indagati con metodi geofisici i patii e i gruppi di strutture intorno alla chiesa . Vari array di elettrodi e geofoni sono stati installati intorno alla chiesa per creare un'immagine 3D di ciò che potrebbe trovarsi sotto terra

Dal “sottoscala” del castello crollato di Malenco portati alla luce 7000 reperti: armamenti, boccali, pentole, dadi. La moneta del 1330

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La scala monumentale in pietra trovata dagli archeologi si è rivelata essere l’ultima modifica del Castello de Malenco, avvenuta secondo le datazioni radiocarboniche nei primi anni del XV secolo. Fin da subito i nostri archeologi si sono resi conto che questa copriva le fasi più antiche, quelle della fortificazione di XIII e XIV secolo, precedenti la guerra coi Visconti di metà Trecento

I primi risultati degli approfondimenti sulla testa di Afrodite, trovata nei giorni scorsi a Roma in piazza Augusto Imperatore

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Al lavoro, alacremente, per inquadrare la splendida testa femminile - forse di Venere-Afrodite, trovata nei giorni scorsi in piazza Augusto Imperatore, presso il Mausoleo d'augusto, durante interventi di restauro della piazza stessa. La testa di marmo è stata trovata alla base di un muro. La presenza del volto della dea è giustificata da un semplice atteggiamento di riuso dei materiali da parte dei costruttori che inglobarono la preziosa scultura o, in qualche modo, la scultura compartecipò, sacralmente, all'erezione del muro stesso?