Categoria Cultura e Lifestyle

Ricostruita la storia del relitto trovato nelle acque siciliane a 500 metri dalla costa di Milazzo

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Il 12 settembre 1866, durante un viaggio da Cardiff a Messina, a causa delle condizioni meteo avverse il comandante W. Skilling condusse il veliero a una navigazione troppo ridossata lungo la costa del promontorio di Milazzo, fino a che l’urto accidentale con gli scogli semi sommersi a circa un miglio dal Capo ne causò l’affondamento di fronte alla Cala dei Liparoti. L’equipaggio fu tratto in salvo ma prima di sbarcare nel porto di Milazzo, dovette osservare una quarantena di quindici giorni a bordo di un’imbarcazione adibita a lazzaretto

Scavi a Fano. Sono i resti della Basilica di Vitruvio? Un nuovo vano scoperto in queste ore. Il breve video girato con il drone

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Nel video, realizzato grazie al drone, è possibile notare la presenza di un nuovo vano (che abbiamo denominato “vano C”), a pianta rettangolare e di ridotte dimensioni, purtroppo privo di pavimento, probabilmente asportato in epoca tardoantica o medievale. I muri conservano tracce di intonaco parietale, ma l’assenza di bucature nel paramento lascerebbe pensare che questa stanza non avesse le pareti rivestite in marmo, a differenza dei due vani A e B

Gli archeologi individuano i resti di un palazzo colonnato romano lungo almeno 24 metri. Sono vestigia del Foro sull’Adriatico?

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Sono stati scoperti anche due incavi frammentari di tali colonnati. Hanno un diametro di oltre 50 cm, il che significa che il portico doveva essere alto almeno 5 metri. Ciò vuol dire che il colonnato apparteneva a un edificio imponente, monumentale. La parte anteriore dello stilobate fu accuratamente lavorata. L'unica possibile spiegazione di questa disposizione è che si trattasse di un portico che fiancheggiava da un lato il foro romano. È stato portato alla luce anche il muro di fondo del portico, realizzato con pietre accuratamente accostate

L’occasione del giorno. Quadro impressionista di Dupuy (1901) all’asta on line. Offerte ferme a 160 euro

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L'autore, allievo di Léon Bonnat, espose ogni anno al Salon des artistes français. Dal 1897 divenne membro della giuria. Le sue opere sono conservate al Musée du Luxembourg e al Petit-Palais, nonché in molti musei di belle arti, tra gli altri, a Filadelfia, Sydney, Pau, Saint-Étienne, Bourges, Vierzon e Roubaix. La tela Le Luxembourg è al Palais du Sénat e Bateliers a Port Henri-Quatre al Petit-Palais. Al Ministero dell'Agricoltura è il pannello decorativo Le Blé e la decorazione del grande soggiorno