Il ritrovamento di tesoretti, nelle ville romane, non è infrequente. Erano nascosti sotto i pavimenti, in fenditure dei muri o angoli della cantina. Punti dei quali, molto probabilmente, una sola persona conosceva l'esistenza. La morte dei proprietari o il loro allontanamento non ne ha permesso il recupero
Il 12 settembre 1866, durante un viaggio da Cardiff a Messina, a causa delle condizioni meteo avverse il comandante W. Skilling condusse il veliero a una navigazione troppo ridossata lungo la costa del promontorio di Milazzo, fino a che l’urto accidentale con gli scogli semi sommersi a circa un miglio dal Capo ne causò l’affondamento di fronte alla Cala dei Liparoti. L’equipaggio fu tratto in salvo ma prima di sbarcare nel porto di Milazzo, dovette osservare una quarantena di quindici giorni a bordo di un’imbarcazione adibita a lazzaretto
Nel video, realizzato grazie al drone, è possibile notare la presenza di un nuovo vano (che abbiamo denominato “vano C”), a pianta rettangolare e di ridotte dimensioni, purtroppo privo di pavimento, probabilmente asportato in epoca tardoantica o medievale. I muri conservano tracce di intonaco parietale, ma l’assenza di bucature nel paramento lascerebbe pensare che questa stanza non avesse le pareti rivestite in marmo, a differenza dei due vani A e B
Sono stati scoperti anche due incavi frammentari di tali colonnati. Hanno un diametro di oltre 50 cm, il che significa che il portico doveva essere alto almeno 5 metri. Ciò vuol dire che il colonnato apparteneva a un edificio imponente, monumentale. La parte anteriore dello stilobate fu accuratamente lavorata. L'unica possibile spiegazione di questa disposizione è che si trattasse di un portico che fiancheggiava da un lato il foro romano. È stato portato alla luce anche il muro di fondo del portico, realizzato con pietre accuratamente accostate
Immaginare cosa sarebbe in grado di realizzare oggi, con l'accesso ai mezzi e alle tecnologie moderne, è un'esercitazione affascinante. Abbiamo così chiesto all'intelligenza artificiale di presentarci la suggestione di un Leonardo da Vinci in versione 2023.
L'autore, allievo di Léon Bonnat, espose ogni anno al Salon des artistes français. Dal 1897 divenne membro della giuria. Le sue opere sono conservate al Musée du Luxembourg e al Petit-Palais, nonché in molti musei di belle arti, tra gli altri, a Filadelfia, Sydney, Pau, Saint-Étienne, Bourges, Vierzon e Roubaix. La tela Le Luxembourg è al Palais du Sénat e Bateliers a Port Henri-Quatre al Petit-Palais. Al Ministero dell'Agricoltura è il pannello decorativo Le Blé e la decorazione del grande soggiorno
Una tomba etrusca, perfettamente conservata e mai violata, è stata aperta stamane da Carlo Casi, direttore scientifico Parco di Vulci, durante gli scavi archeologici. Vulci è un’antica città etrusca nel territorio di Canino e di Montalto di Castro, in provincia di Viterbo, nella Maremma laziale
Con la sua capacità di catturare l'effetto fugace della luce, la spontaneità delle pennellate e la rappresentazione della vita quotidiana, l'impressionismo ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama artistico. Scopriamo insieme quali sono gli aspetti più rilevanti e curiosi di questa corrente artistica
Dal 15 luglio al 30 settembre nel Museo Civico Pinacoteca Crociani
L’arte di Giacomo Balla ritorna a Montepulciano.
Il fondatore del movimento dipinse nella città poliziana ‘Dinamismo di un cane al guinzaglio’
In mostra 32 opere dei principali esponenti del movimento artistico dell’inizio del XX° Secolo
E' stato rinvenuto nel fondo di un cassone di panchina, in parte demolito dai lavori agricoli, risalente al V secolo a C: un vago di collana in pasta vitrea di produzione fenicio-punica