
Cannabis light, pubblicato decreto che vieta la libera vendita di CBD (l’Italia sarà l’unico Paese dell’UE a inserirlo tra le sostanze stupefacenti)
Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, il decreto reinserisce i prodotti a base di cannabidiolo (CBD) nella lista delle sostanze contenenti stupefacenti. Una mossa che precede il verdetto del TAR del Lazio che doveva arrivare a settembre prossimo
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Il cannabidiolo per uso orale rientra ufficialmente nell’elenco delle sostanze stupefacenti. Solo pochi giorni fa, infatti, è stato pubblicato in Gazzetta il decreto del Ministero della Salute di “Aggiornamento delle tabelle contenenti l’indicazione delle sostanze stupefacenti e psicotrope” che include il cannabidiolo, CBD – uno dei principi attivi della cannabis non stupefacente (e per questo non incluso nelle Convenzioni Onu sulle sostanze narcotiche e psicotrope), tra i farmaci sotto stretto controllo perché stupefacenti.
Lo comunica il Ministero, precisando che la pubblicazione prevede per l’appunto l’inserimento nella Tabella dei medicinali – sezione B delle composizioni per somministrazione ad uso orale di cannabidiolo ottenuto da estratti di cannabis.
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Ne scaturirà, quindi, che i prodotti a base di CBD, come la “cannabis light”, saranno
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