Cancel culture: Cambridge elimina la parola “anglosassone” in nome del politically correct: “è razzista”
Secondo l’Università di Cambridge, “anglosassone” è legato ai suprematisti bianchi ed è dunque razzista: per questo motivo sarà eliminato dal nome della sua rivista
@Christian Richardt/Wikipedia
La decisione dell’Università di Cambridge di eliminare il termine “anglosassone” dal nome della rivista del Dipartimento di Storia ha sconvolto il mondo intellettuale, suscitando un acceso dibattito sull’ennesimo atto di politically correct fuori luogo.
La rivista, precedentemente denominata “Anglo-Saxon England”, sarà rinominata in “Early Medieval England and its Neighbours” (Inghilterra Alto-Medievale e i suoi vicini). Questa scelta è stata giustificata dall’università con l’intento di riflettere “la natura internazionale, interdisciplinare e in continuo mutamento della ricerca in questo campo”.
La motivazione principale, tuttavia, risiede nel fatto che il termine “anglosassone” è stato usato dai suprematisti bianchi, soprattutto negli Stati Uniti, spesso con connotazioni razziste. A detta di Cambridge, di questo termine si è impadronito una parte dell’estrema destra statunitense ed europea e dunque ora è diventato “problematico”.
Tante, tantissime le critiche: non è così che si affronta il razzismo
Una scelta che, come detto, ha diviso e che in tanti hanno criticato
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