Calendario venatorio Abruzzo, il WWF diffida la Regione
Il WWF diffida la Regione Abruzzo: troppe criticità nel calendario venatorio. Osservazioni anche sulle discrepanze con le indicazioni espresse dall’ISPRA
L’ufficio legale del WWF Italia ha inoltrato una diffida alla Regione Abruzzo sul calendario venatorio 2023-2024. Nella programmazione dell’attività di caccia, secondo l’associazione ambientalista, nel territorio regionale permangono ancora troppi punti critici.
Tra le principali contestazioni figurano il posticipo della chiusura della caccia al colombaccio al 10 febbraio 2024. Il WWF ricorda che l’ISPRA sostiene che può essere “consentito solamente nelle realtà territoriali dove sia garantita un’adeguata vigilanza venatoria, in grado di prevenire eventuali illeciti” cosa non assicurata in Abruzzo.
“Tanto più che – si legge nella nota del WWF – nel calendario venatorio non vi è alcun riferimento alla vigilanza venatoria e il posticipo della caccia al colombaccio è esteso a tutto il territorio regionale senza discriminante alcuna”
Altro punto è la caccia all’Allodola, specie in stato di conservazione sfavorevole e la cui popolazione è in calo in Europa. Il WWF evidenzia quanto sottolineato dell’ISPRA nel suo parere, ossia la necessità di un richiamo esplicito nel calendario venatorio al
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