Basta acrilammide! Urge una legge per regolare e limitare la sua presenza nei cibi
Acrilammide pericoloso: secondo gli esperti è necessario un limite di legge per contenere la presenza di questo contaminante potenzialmente cancerogeno negli alimenti
@ rfranca/123rf
Che rischi comporta l’acrilammide? Come preparare e cucinare il cibo a casa in modo sicuro? Sono troppi, ancora, i dubbi che ruotano attorno a una sostanza cancerogena che, di fatto, è presente in moltissimi degli alimenti che mangiamo ogni giorno senza nemmeno accorgercene.
Per questo motivo SAFE, Safe Food Advocacy Europe, l’organizzazione europea dei consumatori specializzata nel settore alimentare, lancia una campagna di comunicazione rivolta ai consumatori per sensibilizzare sui rischi associati proprio all’acrilammide.
E non solo: l’associazione mira anche e soprattutto a chiedere alle istituzioni Ue norme più severe per limitare l’acrilammide, contaminante di processo genotossico e potenzialmente cancerogeno, negli alimenti, a partire da quelli per bambini (suggerendo un livello massimo ben al di sotto del valore di 50 μg/kg).
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Cos’è l’acrilammide
Si tratta di una sostanza chimica che si trova soprattutto nelle parti “bruciate” di alcuni alimenti amidacei comuni, come le patate fritte, le fette biscottate, crackers, merendine
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