redazione5

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La ‘cometa del secolo’, un evento che non si vedeva da 80.000 anni

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Un evento astronomico unico, la cometa C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS, sta per offrire uno spettacolo raro, visibile ad occhio nudo per la prima volta in 80.000 anni. La cometa, con un nucleo di 6-15 km, potrebbe diventare l'oggetto più luminoso del 21° secolo grazie alla sua posizione tra Sole e Terra, aumentando la sua brillantezza. Scoperta nel 2023, raggiungerà il punto più vicino al Sole il 12 ottobre, ma potrebbe disintegrarsi. In Spagna, sarà visibile da luoghi remoti con poco inquinamento luminoso come Sierra Morena, Sierra Nevada e il Parco Nazionale del Teide.

Il formaggio più antico del mondo, ritrovato nelle mummie cinesi, svela l’origine del kefir

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Un team dell'Accademia cinese delle Scienze ha estratto e analizzato il DNA del formaggio più antico del mondo, ritrovato accanto a mummie nel bacino del Tarim in Cina, risalente a 3.600 anni fa. La ricerca ha rivelato che il formaggio era in realtà kefir, prodotto con latte di mucca e capra fermentato da batteri probiotici come il Lactobacillus kefiranofaciens. Lo studio ha tracciato l'evoluzione di questi batteri, mostrando che i ceppi tibetani erano già presenti in Cina durante l'età del bronzo. Questa scoperta sfida l'origine esclusivamente russa del kefir e illumina l'antica dieta e le interazioni umane con i batteri probiotici.

Sequenziato il genoma più antico mai scoperto in Italia

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Un nuovo studio internazionale guidato dai ricercatori di diverse città italiane quali Bologna, Firenze e Siena, ha sequenziato il genoma di un bambino risalente a 17.000 anni fa, scoperto nel sud Italia. Il bambino, morì a soli 16mesi dalla nascita e i suoi resti sono stati rinvenuti nella Grotta delle Mura, vicino Monopoli. I resti […]

Una bottiglia con un messaggio di 200 anni è stata scoperta in uno scavo archeologico in Francia

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Un gruppo di volontari ha scoperto un messaggio in bottiglia di 200 anni fa durante uno scavo archeologico in un antico villaggio gallico in Francia. Il messaggio era stato lasciato da PJ Féret, un archeologo che lavorò nel sito della Cité de Limes nel 1825. Nel suo scritto, Féret menzionava la sua appartenenza a diverse società scientifiche e l’intenzione di proseguire le ricerche nell'area. Guillaume Blondel, responsabile dello scavo, ha descritto il ritrovamento come un “momento magico”. Sebbene sia insolito trovare capsule del tempo in archeologia, il ritrovamento potrebbe rappresentare il messaggio più antico in una bottiglia mai registrato.

Il cuore degli astronauti invecchia dopo solo un mese nelle spazio

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I ricercatori della Johns Hopkins Medicine hanno inviato 48 campioni di tessuto cardiaco bioingegnerizzato sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per 30 giorni, scoprendo che il battito cardiaco nello spazio rallentava e diventava irregolare rispetto a quello sulla Terra. I tessuti hanno mostrato segni di invecchiamento, con proteine accorciate, mitocondri frammentati e un aumento di geni […]

Astrolábos: il pianeta con nuvole di roccia

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Un gruppo di astronomi ha scoperto Astrolábos (ufficialmente WASP-43b), un pianeta gassoso con caratteristiche atmosferiche sorprendenti. Grazie al telescopio Webb, sono stati rivelati dettagli senza precedenti, tra cui la presenza di nubi di roccia vaporizzata sul lato notturno, dove le temperature sono estremamente alte nonostante sia immerso in una notte perenne. Astrolábos, classificato come un "gioviano caldo", completa un'orbita attorno alla sua stella in appena 19,2 ore, rendendolo un ideale laboratorio per lo studio delle atmosfere planetarie. Le osservazioni spettroscopiche hanno rilevato variazioni di temperatura tra il lato diurno (1.250 gradi) e notturno (600 gradi), con nubi che bloccano parte della radiazione infrarossa. È stata confermata la presenza di acqua, ma sorprendentemente è assente il metano, probabilmente spazzato via dai forti venti che raggiungono i 9.000 km/h. Questo fenomeno impedisce la formazione di metano e mantiene l'atmosfera omogenea.