Aneto: proprietà, usi e coltivazione
L’aneto è una pianta aromatica molto diffusa sul nostro territorio fino ad un altezza di 600 metri circa. Originaria dell’Asia Minore, appartiene alla famiglia delle Ombrellifere. Presenta un fusto verde, cavo all’interno. I fiori sono gialli, le foglie sono filiforme e picciolate. Viene soprannominato “finocchio bastardo” per il suo aroma persistente e molto simile a […]
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L’aneto è una pianta aromatica molto diffusa sul nostro territorio fino ad un altezza di 600 metri circa.
Originaria dell’Asia Minore, appartiene alla famiglia delle Ombrellifere. Presenta un fusto verde, cavo all’interno. I fiori sono gialli, le foglie sono filiforme e picciolate.
Viene soprannominato “finocchio bastardo” per il suo aroma persistente e molto simile a quello del finocchio.
Se ne utilizzano principalmente i semi e le foglie in cucina per aromatizzare le pietanze e in campo erboristico, per via esterna o interna a scopo curativo.
È ricco di principi attivi utili al nostro benessere. Scopriamoli insieme.
Aneto: le proprietà
L’aneto è un’erba officinale rinfrescante, antisettica, carminativa, diuretica e antispasmodica.
Il suo nome deriva dal greco ánethon’ e significa scacciare, proprio in riferimento alle sue proprietà terapeutiche. Fin dall’Antichità, infatti, gli sono attribuite virtù curative. Gli Egizi lo consideravano un potente calmante; nella Bibbia è ritenuto tanto prezioso da essere utilizzato come moneta di scambio. È citato niente di meno che da Virgilio, Plinio, Aristotele e Teocrito. I greci lo ritenevano portentoso contro le crisi epilettiche, i Romani pensavano accrescesse la forza fisica e i gladiatori lo utilizzavano
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