Additivi alimentari: questi comuni emulsionanti associati al rischio di sviluppare diabete di tipo 2
Un numero crescente di studi epidemiologici suggerisce un legame tra livelli più elevati di consumo di alimenti ultra-processati con rischi più elevati di diabete e altri disturbi metabolici.
In Europa e Nord America, dal 30 al 60% dell’apporto energetico alimentare negli adulti proviene da alimenti ultra-processati.
Gli emulsionanti sono tra gli additivi più comunemente usati.
Vengono spesso aggiunti agli alimenti trasformati e confezionati come alcuni biscotti e dessert industriali, nonché yogurt, gelati, barrette di cioccolato, pane industriale, margarine e piatti pronti o da riscaldare, per migliorarne l’aspetto, il gusto e la consistenza e allungarne la durata di conservazione.
Questi emulsionanti comprendono ad esempio mono- e digliceridi di acidi grassi, carragenine, amidi modificati, lecitine, fosfati, cellulose, gomme e pectine.
Come per tutti gli additivi alimentari, la sicurezza degli emulsionanti era stata precedentemente valutata dalle agenzie sanitarie e per la sicurezza alimentare sulla base delle prove scientifiche disponibili al momento della loro valutazione. Tuttavia, alcuni studi recenti suggeriscono che gli emulsionanti possono alterare il microbiota intestinale e aumentare il rischio di infiammazione e disgregazione metabolica, portando potenzialmente alla resistenza all’insulina
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