
Scandalo Nestlé: acqua in bottiglia contaminata da batteri, l’azienda inganna i consumatori da più di 15 anni
Nuove accuse di frode si abbattono su Nestlé, colosso dell’agroalimentare, alla luce di un rapporto d’indagine recentemente svelato dalla testata francese Médiapart. I risultati dell’inchiesta rivelano che la multinazionale avrebbe venduto per oltre 18 miliardi di bottiglie d’acqua con i marchi Contrex, Hépar e Vittel, i cui livelli di qualità erano equivalenti a quelli dell’acqua...
Il colosso multinazionale avrebbe continuato a utilizzare impianti di imbottigliamento obsoleti, che hanno contaminato l’acqua (con rischi elevati per la salute dei cittadini)
@Nestlé/Canva
Nuove accuse di frode si abbattono su Nestlé, colosso dell’agroalimentare, alla luce di un rapporto d’indagine recentemente svelato dalla testata francese Médiapart.
I risultati dell’inchiesta rivelano che la multinazionale avrebbe venduto per oltre 18 miliardi di bottiglie d’acqua con i marchi Contrex, Hépar e Vittel, i cui livelli di qualità erano equivalenti a quelli dell’acqua del rubinetto.
Il tutto, a un prezzo fino a cento volte superiore rispetto a quello dell’acqua comunemente distribuita, accumulando frodi stimate in oltre 3 miliardi di euro in un periodo di 15 anni.
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Lo scandalo
Il caso è esploso nel novembre 2020, quando un dipendente del gruppo Cristaline ha denunciato alla Direzione generale per la concorrenza, i consumi e la prevenzione delle frodi (DGCCRF) l’utilizzo da parte di Nestlé di trattamenti non conformi per le acque commercializzate come “minerali naturali”.
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