Identificazione proiettiva: i segnali di una relazione malsana con un genitore narcisista
Non sempre la relazione fra genitori è figli è sana ed equilibrata. Può accadere che il genitore porti nella relazione paure, angosce e comportamenti negativi che lo hanno forgiato durante l’infanzia e che non è mai riuscito a superare davvero e che si trasformano in un pericolo per il figlio. Un esempio di questo è...
Originariamente metodo di esplorazione della realtà per i bambini, nel mondo degli adulti l’identificazione proiettiva diventa strumento di subdola manipolazione
Non sempre la relazione fra genitori è figli è sana ed equilibrata. Può accadere che il genitore porti nella relazione paure, angosce e comportamenti negativi che lo hanno forgiato durante l’infanzia e che non è mai riuscito a superare davvero e che si trasformano in un pericolo per il figlio.
Un esempio di questo è il processo psicologico dell’identificazione proiettiva che, lungi dal restare confinato all’età dell’infanzia, l’adulto porta nella sua vita genitoriale e nel suo rapporto con i figli: vediamo in che modo.
Che cos’è l’identificazione proiettiva
L’identificazione proiettiva è un processo psicologico complesso e articolato, che è allo stesso tempo un tipo di difesa, una modalità di comunicazione, una forma primitiva di relazione oggettuale e un percorso per il cambiamento psicologico:
in quanto modalità difensiva, l’identificazione proiettiva serve a creare un senso di distanza psicologica da aspetti indesiderati (e spesso spaventosi) del sé come forme di comunicazione, l’identificazione proiettiva è un processo mediante il
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