
Il costo nascosto dei camper: così la vacanza nella natura devasta la foresta pluviale (e la casa degli oranghi)
È il simbolo per eccellenza della riconnessione con la natura, del viaggio a contatto con i grandi spazi aperti e della libertà. Eppure, dietro l’immagine idilliaca del camper si cela un costo ambientale altissimo: la distruzione di uno degli ecosistemi più preziosi del Pianeta e dell’habitat critico di specie in grave pericolo di estinzione come...
La filiera dei camper nasconde un costo ambientale e culturale enorme. Un’inchiesta svela come il legno provenga dalla deforestazione di un’area candidata a patrimonio UNESCO in Indonesia, minacciando l’arte rupestre preistorica e gli oranghi
10 Settembre 2025
@Canva
È il simbolo per eccellenza della riconnessione con la natura, del viaggio a contatto con i grandi spazi aperti e della libertà. Eppure, dietro l’immagine idilliaca del camper si cela un costo ambientale altissimo: la distruzione di uno degli ecosistemi più preziosi del Pianeta e dell’habitat critico di specie in grave pericolo di estinzione come l’orango del Borneo. Un paradosso svelato da una meticolosa indagine condotta dalle Ong Earthsight, Auriga Nusantara e Mighty Earth.
Dalle foreste del Borneo alle autostrade americane
L’inchiesta traccia un percorso che parte dalle foreste pluviali del Borneo indonesiano e arriva direttamente nelle fabbriche dei più grandi produttori di veicoli ricreazionali (RV) degli Stati Uniti, tra cui colossi come Jayco, Winnebago e Forest River. Al centro
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