
Denunciare è difficile. Ma è l’unico modo per restare vive – La terza puntata di In bocca al lupo parla di giustizia, paura e di cosa serve per reagire
Nel terzo episodio del podcast In bocca al lupo si affronta con lucidità e senza giri di parole uno dei passaggi più duri nella vita di chi subisce violenza: la denuncia. Un atto che non è solo legale ma emotivo, psichico, a volte quasi fisico. Il titolo, Non svegliare il can che dorme, già fa...
Nel terzo episodio del podcast In bocca al lupo si affronta con lucidità e senza giri di parole uno dei passaggi più duri nella vita di chi subisce violenza: la denuncia. Un atto che non è solo legale ma emotivo, psichico, a volte quasi fisico. Il titolo, Non svegliare il can che dorme, già fa intuire quanto spesso si resti immobili per paura di peggiorare la situazione. Ma la realtà è che il cane, a volte, ha già morso. E non smette, se nessuno lo ferma.
Ospite della puntata è l’avvocata Ilenia Guerrieri, esperta di diritto penale e vicepresidente dell’associazione “Donne al centro”. Un’associazione che ha scelto di non entrare nella rete del 1522, non per ribellione ma per autonomia. Perché a volte, per aiutare davvero, bisogna poter decidere come, quando, con chi. Il volontariato lì è fatto da avvocati, psicologi, persone comuni. Tutti preparati, tutti con un obiettivo: restituire dignità, ascolto e concretezza alle donne (e ai loro familiari) che scelgono di dire basta.
La denuncia non è solo un foglio di carta
Denunciare significa raccontare quello che si è
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