
“Se non riesci a lavorare è colpa tua”: quando l’Italia spreca il talento delle donne
L’Italia continua a essere fanalino di coda in Europa per occupazione femminile, parità salariale e conciliazione tra vita e lavoro. Ma le disuguaglianze di genere non sono solo un problema etico: sono un freno strutturale alla crescita economica. Azzurra Rinaldi, economista femminista e autrice, ce lo spiega senza mezzi termini: “Questo Paese non funziona a...
L’Italia continua a essere fanalino di coda in Europa per occupazione femminile, parità salariale e conciliazione tra vita e lavoro. Ma le disuguaglianze di genere non sono solo un problema etico: sono un freno strutturale alla crescita economica. Azzurra Rinaldi, economista femminista e autrice, ce lo spiega senza mezzi termini: “Questo Paese non funziona a causa degli stereotipi”. E il prezzo lo paghiamo tutti, uomini inclusi.
Il costo invisibile della disuguaglianza
“Siamo ultimi in Europa per occupazione femminile. Ultimi”. Non è un’opinione: sono i dati Eurostat e OCSE a certificare il ritardo cronico dell’Italia rispetto alla media europea. Un gap di 14 punti percentuali che, se colmato, restituirebbe fino al 7% di PIL in più. Ma la politica continua a ignorarlo, come se fosse un problema “delle donne”.
Nel frattempo, la disparità salariale si aggrava. “Non è più il 3% di cui si parlava una volta. L’INPS, nel 2025, ha certificato una media del 20% in meno per le donne, a parità di mansioni, anzianità e competenze”. In certi settori, come quello immobiliare o scientifico, la forbice salariale sfiora il
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