
Tessuti fantasma: l’Italia alza la guardia contro il traffico illecito di rifiuti, grazie all’accordo tra Agenzia delle Dogane e UNIRAU
La montagna di scarti tessili che ogni anno si accumula nelle nostre città non è fatta solo di abiti dismessi e stracci inutilizzabili. Una parte di questo flusso nasconde traffici illeciti. Per arginare questo fenomeno sommerso, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) e UNIRAU, l’Associazione che riunisce le aziende impegnate nella raccolta, selezione e...
L’iniziativa mira a rafforzare le competenze degli addetti ai controlli doganali, fornendo loro gli strumenti conoscitivi necessari per intercettare e contrastare efficacemente le attività illecite in un settore in rapida evoluzione verso la sostenibilità e la circolarità
@Canva
La montagna di scarti tessili che ogni anno si accumula nelle nostre città non è fatta solo di abiti dismessi e stracci inutilizzabili. Una parte di questo flusso nasconde traffici illeciti. Per arginare questo fenomeno sommerso, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) e UNIRAU, l’Associazione che riunisce le aziende impegnate nella raccolta, selezione e valorizzazione dei rifiuti tessili urbani aderente ad Assoambiente, hanno siglato un protocollo di intesa.
L’obiettivo primario dell’accordo è ambizioso quanto necessario: rafforzare la capacità di controllo del personale doganale sulle movimentazioni di rifiuti tessili. In un contesto normativo in fermento, spinto dalla strategia europea per un tessile sostenibile e circolare e dall’imminente introduzione di regimi di Responsabilità Estesa del Produttore (EPR), la filiera del riciclo tessile sta vivendo una trasformazione radicale. Questo scenario, pur aprendo nuove opportunità per un’economia circolare virtuosa, espone il settore
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