La plastica ha le ore contate? L’invenzione che usa la palma Macaúba per un futuro senza polistirolo
E se gli imballaggi di plastica monouso avessero finalmente un’alternativa sostenibile? In Brasile, la ricercatrice Carmen Guedes sta sviluppando due tipologie di confezioni biodegradabili a partire dalla palma macaúba: una in fibra del frutto, per sostituire le vaschette di polistirolo, e l’altra dalla polpa, alternativa ai sacchetti di plastica
Sostituire gli imballaggi convenzionali in plastica e in polistirolo utilizzando la macaúba, una palma che ha un grande potenziale produttivo e una vastisissima distribuzione. Siamo in Brasile e qui un genio dell’ingegneria alimentare si è messa in testa di sviluppare due tipi di imballaggi innovativi a partire dal frutto e dalla polpa della macaúba (Acrocomia aculeata).
Lei è Carmen Guedes, studentessa del Master in Ingegneria Alimentare all’Università Statale di Maringá, e quello che ha fatto è stato utilizzare la fibra del frutto della macaúba, creando una confezione per sostituire i vassoi di polistirolo, spesso utilizzati per conservare e trasportare gli alimenti.
Leggi anche: Sviluppata una plastica biodegradabile rivoluzionaria che si autodistrugge in 30 giorni, “mangiandosi” da sola
Poiché la macaúba viene utilizzata per la riforestazione, possiamo destinare i suoi frutti all’industria,
LaCittaNews è un motore di ricerca di informazione in formato magazine, aggrega e rende fruibili, tramite le sue tecnologie di ricerca, in maniera automatica, gli articoli più interessanti presenti in Rete. LaCittaNews non si avvale di nessuna redazione editoriale. => DISCLAIMER