Viterbo: La pandemia ad uso e consumo di chi vuole apparire e non essere

Spettabile Sindaco e pregiatissimo Prefetto, qualcosa non quadra.
In data 20 gennaio 2021 Lucio Matteucci chiese al prefetto la possibilità di effettuare un flash mob in occasione della ricorrenza del Carnevale da effettuare in data 7 febbraio 2021 periodo in cui la regione Lazio era in zona gialla.
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Più precisamente in una pec inviata in data 21 gennaio si scrive al Prefetto quanto segue:

In relazione al flash mob del 7 febbraio 2021 si comunica che lo spostamento da piazza a piazza verrà effettuato rigorosamente senza assembramenti e in maniera scaglionata, onde evitare possibili errate interpretazioni, specifico che singole persone volta per volta si sposteranno nelle piazze dette.
Ovviamente le persone all’interno del flash mob avranno una distanza di oltre due metri in modo che con le mani allargate non si possano toccare quindi sempre nel massimo rispetto delle norme di distanziamento stabilite.
Certo nel benevolo accoglimento della presente e considerata l’utilità sociale di detto evento che verrà trasmesso tramite canali web e televisivi, colgo l’occasione per porgere distinti saluti.

Nella medesima giornata lo stesso risponde alla pec come segue:

Come è noto, le disposizioni normative che regolano l’attuale contesto epidemiologico stabiliscono delle misure rigorose in funzione delle necessità di prevenire ogni forma di contagio.
Sono, infatti, tra l’altro, vietate le feste sia al chiuso che all’aperto e le manifestazioni possono essere svolte solo in maniera statica con il rispetto delle misure che assicurano il distanziamento e la prevenzione da ogni rischio di contagio.
Alla luce di quanto sopra e dell’attuale scenario che caratterizza il contesto regionale, in assenza di precise e concrete indicazioni circa la manifestazione di che trattasi, si ritiene di dover manifestare, in via precauzionale, un contrario avviso allo svolgimento della stessa.

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In data 29 gennaio è stata mandata, sempre via pec, risposta alla pregiata lettera del prefetto a cui non è più seguita alcuna comunicazione.

In riferimento alla vostra pregiatissima del 21/01/2021 prot. 0005095 lo scrivente, in qualità di presidente dell’associazione Viterbo Civica, organizzatore del Carnevale Viterbese, precisa che l’evento di cui in oggetto viene svolto in maniera statica con il rispetto delle misure che assicurano il distanziamento e la prevenzione da ogni rischio di contagio.
I partecipanti a detto flash mob saranno massimo 30 componenti e, considerando le dimensioni delle piazze, ma soprattutto essendo all’aperto, ci sono tutti i requisiti per prevenire qualsiasi ipotesi di contagio.
Detto ciò gradirei essere informato se tale semplice manifestazione, per non interrompere la tradizione del Carnevale Viterbese, può essere svolta sia in caso positivo che negativo.
Con l’occasione ci tengo a precisare che questo evento rientra nella fattispecie come garanzia del diritto alla manifestazione libera e pacifica del proprio pensiero (articolo 21 della Costituzione).
In attesa di sollecito riscontro alla presente colgo l’occasione per porgere distinti saluti.

Vogliamo ricordare a chi ci legge che lo scenario nella regione Lazio nel periodo in questione era zona gialla.
Ora, caro Sindaco e pregiatissimo Prefetto, viene spontaneo chiedersi che qualcosa non va perché in uno scenario da zona rossa, dove sappiamo per certo che ad alcuni negozi è stata negata l’inaugurazione per evitare assembramenti, Sindaco, Prefetto e tante pregiatissime autorità si sono accumunate in modo notevolmente ravvicinato, come si evince dalla foto, per inaugurare un centro commerciale.
Probabilmente il Sindaco non ha potuto evitare di andare, e forse addirittura è stato costretto ad esserci, come si suol dire “Se c’è il colonnello…il maresciallo si mette sull’attenti”
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L’inaugurazione di un centro commerciale non è a rischio di assembramento? In zona rossa non sono vietate le feste sia al chiuso che all’aperto e le manifestazioni possono essere svolte in maniera statica assicurando il distanziamento?
Perché in questo caso non è stato manifestato, in via precauzionale, un contrario avviso allo svolgimento della stessa?
Certamente tutto ciò non vuole essere polemica ma semplice constatazione dei fatti.
Il libero cittadino avrà la possibilità di farsi una sua idea quando la comunicazione viene effettuata liberamente e con documenti alla mano.
Ad maiora.

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