Videogames, quante modalità di fruizione esistono nel 2023?

Sono passati quasi cinquant’anni dai primi esempi di videogiochi di massa. Passando per i titoli storici degli anni ’80 giocati sui cabinati delle sale gioco, fino alle saghe videoludiche su pc e console, siamo arrivati oggi alle esperienze iper realistiche disponibili anche in cloud. Una continua evoluzione del mondo dei videogame che ha abbracciato ogni tipo di supporto, richiamando l’attenzione di milioni di utenti e gamer di tutto il mondo e di ogni generazione.

Videogames, quante modalità di fruizione esistono nel 2023?

Ed oggi è un business multimiliardario che ha un impatto notevole nei Pil nazionali di tantissimi paesi. Si stima infatti che il volume d’affari del comparto valga oggi almeno 200 miliardi di dollari. Si deve infatti considerare non solo la vendita e la commercializzazione dei videogiochi ma anche il piano occupazionale, le fiere, il marketing, la sponsorizzazione, la comunicazione e tanto altro. Un impegno enorme che viene offerto ai giocatori sotto diverse forme e supporti.

I supporti fisici 

Il primo e senza dubbio più diffuso modo di giocare è quello di farlo attraverso un computer o una console di gioco. Nel corso dei decenni ne sono state create decine, alcune più fortunate altre che hanno avuto vita breve, come ad esempio la console portatile Playstation Vita, di cui potrebbe uscire la seconda versione. E ognuna, nel tempo, con formati di gioco differenti. Negli anni ’80 e ’90 infatti non esistevano, o comunque non erano tanto diffusi i cd rom, per cui i supporti fisici più utilizzati erano i floppy disk ma anche le cartucce come quelle usate per console come Sega Mega Drive, Nintendo 64 e Game Boy. Scatolotti di plastica con all’interno un circuito stampato che conteneva in memoria il gioco. Poi è esplosa la diffusione dei cd, passando per ben più capienti DVD, fino ai Blu Ray, ancora più grandi come capienza ma soprattutto adatti a riprodurre una qualità video molto più performante.

I giochi scaricati dagli store 

Quando a partire dagli anni 2000 si sono imposti sul mercato Playstation, Xbox e Wii il mondo dei videogiochi è cambiato totalmente. Non solo perché le aziende produttrici di queste console (Sony, Microsoft e Nintendo) hanno dettato le regole del mercato, ma anche perché hanno seguito gli sviluppi tecnologici e le potenzialità del web. Così hanno creato portali dove è possibile acquistare e scaricare il gioco direttamente dalla piattaforma proprietaria. Si calcola che gli abbonati a PlayStation Plus Premium, il servizio top di casa Sony, possano accedere a 713 titoli, 44 per PS5, 378 per PS4, 306 per PS3, 18 per PS2, 2 per PSP e 13 di PS1. Gli abbonati a Xbox Game Pass Ultimate, invece, hanno a disposizione 515 titoli, 146 per Xbox Series X|S, 351 per Xbox One, 28 per Xbox 360, 4 della prima Xbox e 130 dei titoli integrati da EA Play.

Naturalmente non esistono solo console, ma sono tanti i gamer che costruiscono delle postazioni di gioco di livello da far girare poi su pc. E per loro esistono dei servizi che si sono imposti sul mercato come leader nel settore della vendita di giochi come Steam e Origin che distribuiscono giochi per computer direttamente dal web. Queste aziende servono quasi 100 milioni utenti in giro per il mondo e, visto il mercato fiorente, si sono inserite altre aziende in concorrenza. Come GOG (Good Old Games, sussidiaria di CD Projekt) improntata sui videogiochi di vecchia scuola, o anche il celebre Humble Store e, ancora in alternativa, Itch, che va a scoprire il mercato dei giochi alternativi e indipendenti.

Cloud gaming 

Negli ultimi anni si è sviluppato un altro formato di gioco, quello del cloud gaming. Grazie ad esso non è neanche necessario scaricare nulla sulla propria console o computer, né è necessario avere un dispositivo di gioco dalle altissime prestazioni perché tutto è demandato al controllo in remoto ad un computer server che svolge tutte le operazioni di calcolo primarie. Così come sono diffusissimi ormai i giochi browser da giocare direttamente, appunto, su browser. Tipico esempio di giochi browser sono tutti quelli delle sale da gioco virtuali, come le video slot machine gratis o i giochi di carte, che possono essere giocati senza scaricare nulla, semplicemente collegandosi con il proprio portale preferito attraverso un browser Internet da qualsiasi dispositivo. Certo, nel caso di videogiochi piú complessi, a perderci potrebbe essere leggermente la qualitá grafica, ma di sicuro lo spazio su console o PC sará risparmiato, e nemmeno poco.

Le App 

Infine non sono assolutamente da dimenticare le app di gioco. I dispositivi elettronici a nostra disposizione, come smartphone e tablet, sono dei veri e propri computer in miniatura con altissime prestazioni. Ed è per questo che negli anni gli sviluppatori di app sono riusciti a creare giochi dalla grafica dettagliata e dalla giocabilità super fluida su misura per i dispositivi. Basta collegarsi su uno degli store specifici per il proprio telefono o tablet, come il PlayStore di Android o l’App Store per Apple, scaricare il proprio gioco preferito e giocare comodamente seduti sul proprio divano di casa.

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