- 3 Agosto 2022
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Viaggio su Marte

Dopo l’esilarante Il muro in mezzo al libro (Il Castoro, 2019), Jon Agee continua a giocare con i punti di vista in maniera ironica e quasi parodistica. Questa volta ci porta direttamente nello spazio e più precisamente su Marte, dove il piccolo astronauta protagonista è assolutamente certo di trovare vita ad attenderlo. Il suo è un viaggio in solitaria e contro l’opinione comune, che lo considera matto a tentare questa impresa: il viaggio su Marte è carico di aspettative e tutti conosciamo quella sensazione di ansia mista a tenacia che ci assale quando crediamo fermamente in qualcosa e cerchiamo disperatamente di dimostrarla agli scettici. Il piccolo astronauta è solo un illuso? In effetti, a una prima perlustrazione, sul pianeta rosso non si vede anima viva. O forse è il protagonista a essere così concentrato sulla missione da non vedere lo strano personaggio che appare al lettore, prima facendo capolino da una roccia, poi in tutta la sua maestosità, già dalle prime pagine: un marziano in carne e ossa, alto come una montagna e sconcertato lui per primo nel vedere questo piccolo estraneo con in mano un pacco regalo, una torta pronta ad essere offerta agli abitanti del pianeta Marte. Il marziano segue il piccoletto pagina dopo pagina, innescando così con il lettore il gioco al quale si accennava all’inizio. Sarà proprio grazie allo strampalato gigante che l’astronauta, che non è proprio una faina e si è perso tra le rocce e la sabbia dopo pochi passi, riuscirà a ritrovare la sua astronave e anche un piccolo fiorellino giallo che sarà la controprova della sua tesi: su Marte c’è vita! Insomma, a volte non si vedono le cose anche quando si hanno davanti (o dietro) a sé, o meglio la
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