
Viaggi d’affari, solo pagamenti tracciabili: cosa cambia e per chi?
Per usufruire delle agevolazioni fiscali sui viaggi d'affari bisogna pagare con strumenti digitali. Scopriamo nel dettaglio cosa cambia nel 2025, da quando e per chi
Forse a qualcuno è sfuggita un’importante novità introdotta dalla Legge di Bilancio 2025 per lavoratori dipendenti e autonomi impegnati in viaggi d’affari: l’obbligo di utilizzare pagamenti tracciabili per le spese di trasferta, come vitto, alloggio e trasporti effettuati con taxi e NCC, al fine di garantire la deducibilità da parte dell’azienda e l’esenzione fiscale del rimborso per il lavoratore. Lo stesso vale per le spese di rappresentanza, che non sono più deducibili se non sono tracciabili. In vigore dallo scorso 1° gennaio 2025, questa misura mira a contrastare l’evasione fiscale, promuovendo trasparenza e digitalizzazione nella gestione delle spese aziendali. Ma cosa cambia in concreto e, soprattutto, per chi?
Spese con obbligo di tracciabilità Soggetti coinvolti Come adeguarsi FAQ QUALI SONO LE SPESE DI TRASFERTA SOGGETTE ALL’OBBLIGO DI TRACCIABILITÀ?
La normativa, specificata all’articolo 1 commi 81-83 della Legge di Bilancio 2025, stabilisce che le spese di trasferta e rappresentanza siano deducibili solo se pagate tramite strumenti tracciabili, come carte di credito, carte di debito, prepagate, bonifici bancari, assegni o app di pagamento digitale. Le spese soggette all’obbligo di tracciabilità
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